QUALI PROFUMI CI SPINGONO A COMPRARE?

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Il marketing olfattivo, praticato in molti negozi, punta sul profumo di una o più essenze da nebulizzare in spazi di accoglienza e punti di vendita. Secondo varie ricerche, infatti, la gente diventa più affabile se circondata da aromi e quindi più ben disposta ad acquistare. I profumi che incentivano gli acquisti sono le note agrumate di pompelmo e limone o quelle fresche e stimolanti di tè verde, menta, lavanda e rosmarino. Secondo un’indagine francese, se in un ristorante aleggia il sentore di lavanda, i clienti mangiano di più e i conti possono aumentare anche del 20%.

Nell’ultimo periodo, sempre più aziende e negozi sono attenti al marketing sensoriale. Questo vuol dire che i colori, l’arredo, i suoni e i profumi sono in perfetta sintonia. Tutti i sensi vengono coinvolti, comunicando il medesimo messaggio. Ma soffermandosi sull’aspetto olfattivo, come può l’olfatto incidere sulle azioni del cliente?

Pam Scholder Ellen, docente di Marketing alla Georgia State University, sostiene: “con tutti gli altri sensi si pensa prima di rispondere ma con l’olfatto il cervello risponde prima che si pensi”. L’olfatto è il senso più primitivo ed è l’unico che comunica con le aree del cervello che elaborano emozioni e ricordi. In altre parole, quando sentiamo un profumo riaffiorano alla memoria i momenti vissuti e le emozioni ad essi associate. Quando viviamo una situazione emotiva ed è presente un profumo, il nostro inconscio associa i due stimoli e li “confeziona” insieme. Questa associazione rimane indelebile e sarà possibile accedervi anche a distanza di anni, quando si sentirà di nuovo lo stesso profumo o una fragranza simile.

Assodato che i profumi hanno accesso diretto alla parte emozionale del nostro cervello, ci sono fragranze che sono più evocative di altre, come la vaniglia e il talco, capaci di far riaffiorare i ricordi tipici dell’infanzia. Lo psicologo Eric Spangenbrg, nel 2007, ha dimostrato come la diffusione dell’aroma di vaniglia in un negozio incida sull’aumento della spesa da parte dei clienti. Le persone permangono più a lungo in ambienti profumati, poiché inconsciamente riaffiorano emozioni positive e quindi si sentono maggiormente a loro agio.

ESEMPI DI MARKETING OLFATTIVO:

  • SAMSUNG, NEW YORK: i consumatori si rilassano come se fossero in vacanza su un’isola, grazie alla diffusione nel negozio della fragranza al melone. Favorendo il relax, aumenta la spesa dei clienti.
  • BRITISH AIRWAYS diffonde una fragranza di erba, così gli spazi appaiono più ampi e meno affollati. Ai viaggiatori sembrerà di trovarsi all’aria aperta.
  • NESCAFE progetta le sue confezioni facendo particolare attenzione al coinvolgimento dell’olfatto nel momento in cui vengono aperte. All’apertura della confezione, si sprigiona una forte essenza di caffè.

È importante ricordare che il profumo diffuso deve tenere in considerazione tutti gli aspetti del negozio, quali arredo, colori, luci e materiali. Il profumo deve rinforzare quello che gli altri sensi vedono e percepiscono. L’olfatto è la nuova frontiera del Marketing!