SPACE ADVERTISING: LA PUBBLICITÀ INIZIERÀ A VEDERE LE STELLE!

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Al giorno d’oggi, sta diventando sempre più complesso influenzare le scelte dell’utente e indurlo a diventare il consumatore finale e soprattutto, fedele nel tempo.

Cosa affascina di più l’utente? Per rendere accattivante un prodotto bisogna non solo descriverlo ma raccontarlo, inserendolo in un contesto e creando una storia interessante e coinvolgente per l’utente. Tutto ciò farà sì che un bene, anche non di prima necessità, rimanga impresso nella memoria e l’effetto suspance giocherà un ruolo fondamentale nell’entusiasmare il potenziale consumatore.

Le pubblicità creative hanno sempre ottenuto maggior successo grazie alle loro componenti fantastiche e innovative capaci di catturare immediatamente la nostra attenzione. Sono proprio queste che riscuotono maggior successo perché fanno sognare e vagare con la fantasia, fuoriuscendo dalla routine quotidiana. Ecco allora che il futuro dell’advertising si sta per espandere verso una nuova frontiera: la pubblicità tra le stelle.

DA DOVE NASCE L’IDEA DELLO SPACE ADVERTISING?

Un gruppo di creativi col pensiero che va a mille ha spostato la frontiera della nuova pubblicità davvero in alto, persino più in alto della Stazione Spaziale Internazionale, spingendosi fino allo spazio, dove una start-up moscovita ha intenzione di approdare col primo sistema di advertising semi-globale. In pratica, una flotta di satelliti disegnerà enormi e occhieggianti messaggi nel cielo notturno. Una soluzione di comunicazione che traghetta l’improvvisamente triste insegna luminosa fino a vette inesplorate, finalmente capace di parlare a 3,5 miliardi di persone per volta.

Il sistema è composto da un numero attualmente imprecisato di microsatelliti che, in orbita, dispiegano una vela riflettente ognuno, posizionati in modo da formare una gigantesca griglia lunga una cinquantina di chilometri quadrati. Le vele, orientabili, rifletterebbero la luce del Sole (che ovviamente arriva dall’altro emisfero della Terra, dov’è giorno) formando lettere, scritte, messaggi, disegni, loghi. La griglia, dai suoi quasi 500 km di altezza sul livello del mare, oscurerà le stelle alle sue spalle e distoglierà l’attenzione dalla banale Luna con almeno quattro messaggi diversi al giorno.

QUALI SONO I PUNTI DI FORZA E GLI EVENTUALI BENEFICI PER GLI UTENTI?

StartRocket, l’azienda che ha fatto la pensata, vuole disporre anche della tecnologia di lancio e di messa in orbita delle macchinette con l’obiettivo di avere un lanciatore capace di portare nello spazio tutti i satelliti in un unico viaggio. Il processo di ottimizzazione dei costi dovrebbe permettere di posizionare una campagna spaziale nello stesso range di costi di una campagna tv.

C’è anche la convinzione che si possa rendere un servizio di pubblica utilità. StartRocket assicura che la messaggistica spaziale potrà alla bisogna essere impiegata anche in caso di disastri naturali o altre situazioni d’emergenza su scala planetaria, del tipo “si salvi chi può” (lanciato a 3,5 miliardi di persone), per colossali campagne elettorali pluri-continente o per scrivere “ti amo” nel cielo stellato.

Un progetto troppo ambizioso per essere vero? Non si direbbe: il lancio dei satelliti è previsto entro il 2021, con ulteriori invii ogni anno per rimpiazzare gli elementi rovinati dal vento solare, dalla polvere cosmica, dai micrometeoriti e da tutti gli altri nemici del progresso.