Giornata Mondiale dell’Ambiente: oggi, 5 Giugno 2021, il focus centrale di questa ricorrenza è il “Ripristino degli Ecosistemi”. L’ obiettivo? Prevenire, fermare e invertire i danni inflitti agli ecosistemi del Pianeta, cercando di passare dallo sfruttamento della natura alla sua guarigione.
COSA SI INTENDE PER ECOSISTEMA?
Un ecosistema è l’unità ecologica fondamentale, comunità di organismi viventi di specie diverse che vivono in un particolare luogo e ambiente fisico.
Tra gli organismi di un ecosistema e l’ambiente si innestano delle relazioni che danno vita a un continuo scambio di materia ed energia. Tutti i giorni usufruiamo in maniera inconsapevole dei benefici che ci offrono gli ecosistemi naturali. Si pensi, per esempio, alla regolazione del clima e della composizione dei gas atmosferici, al controllo dell’erosione e alla produzione del cibo.

QUANTO VALE UN ECOSISTEMA?
Il Programma Ambientale (UNEP) e l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) delle Nazioni Unite hanno elencato gli elementi che definiscono l’importanza degli ecosistemi e hanno fatto una stima del loro valore economico.
Foreste, mangrovie e torbiere assorbono fino a un terzo delle emissioni di CO2. Terreni sani possono far crescere piante di miglior qualità, permettendo di alimentare un numero crescente di persone (entro il 2050 si stima che la popolazione mondiale toccherà quota 9 miliardi), senza dover abbattere altre foreste. Benefici stimati in circa 125 trilioni di dollari che, scrive la Fao, “non sono adeguatamente contabilizzati nelle politiche economiche. Il che significa che non vi sono investimenti sufficienti per la protezione e la gestione degli ecosistemi”.
ECOSISTEMI A RISCHIO
Purtroppo, gli ecosistemi mondiali sono in grande pericolo. Circa un milione di specie animali e vegetali è a rischio estinzione. Fino a pochi mesi fa, diversi studi stimavano che tra il 20 e il 50% degli ecosistemi oceanici e costieri sia già danneggiato.
Un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Forests and Global Change, ha rivelato uno scenario ancora più tragico: solo il 3% delle terre emerse sarebbe ecologicamente intatto, con una popolazione sana di tutti i suoi animali originali e un habitat non violato.

RIPRISTINARE L’ECOSISTEMA PORTA BENEFICI ECONOMICI?
La Giornata del 5 giugno lancerà ufficialmente il Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino dell’ecosistema, introdotto con l’obiettivo di far rivivere miliardi di ettari: dalle foreste ai terreni agricoli, dalla cima delle montagne alle profondità del mare.
Un obiettivo importante per l’ambiente e la natura, che porterà benefici a tutti noi. Secondo gli esperti delle Nazioni Unite, infatti, il ripristino di 350 milioni di ettari di terreno degradato tra oggi e il 2030 potrebbe generare 9 trilioni di dollari in servizi ecosistemici e rimuovere dall’atmosfera altri 13-26 giga tonnellate di gas serra.
“Il nostro Pianeta è un complesso organismo composto da acqua, terra e biodiversità. Questo equilibrio è sempre più fragile e a rischio degrado”, si legge nel Report d’impatto di Etica Sgr.
Per qursto motivo, la tutela degli ecosistemi è, ad oggi, una priorità assoluta. La buona notizia è che una combinazione responsabile di questi tre elementi (acqua, terra e biodiversità) è possibile, oltre che auspicabile!